La nuova reflex full frame riprende il design delle Nikon F abbinata però alle ultime tecnologie delle recenti reflex Nikon, a partire dal sensore 16 Megapixel della D4, con Iso esteso fino a 204800. Arriva la compatibilità delle vecchie ottiche Nikkor non AI

ANCHE NIKON CREDE AL VINTAGE – La vista e il nome stesso della nuova reflex Nikon Df ci suggeriscono che l’elemento distintivo caratterizzante è il design classico, ispirato alla serie Nikon F: seguendo un trend diffuso, anche Nikon propone la reflex per puristi della fotografia (come suggerisce il claim, “I am pure photography”), per appassionati di design oltre che della qualità d’immagine e la libertà di scatto consentite da una reflex.

IL LOOK DELLE NIKON F – Partiamo allora dal corpo macchina: tropicalizzato come quello della D800, impiega la lega di magnesio nelle calotte superiore, posteriore e inferiore, è dotato di texture sull’impugnatura e proposto nella finitura silver oltre alla all black, più tipica delle digitali. Il peso è di 710 g, è la più leggera reflex digitale Nikon full frame. La finitura classicheggiante è completata dalle ghiere zigrinate per tempi, diaframmi e compensazione esposizione, ma anche dal tono monocromatico dell’interfaccia grafica. A proposito, una curiosità: “vintage” si usa, o si dovrebbe usare, per riferirsi a prodotti che hanno almeno vent’anni: il termine viene dal francese antico “vendenge”, che si riferisce ai vini d’annata pregiati.

COMPATIBILE CON OTTICHE NIKKOR NON-AI –Estetica a parte, la Nikon Df propone una novità assoluta sui modelli precedenti: è la prima che permette di usare anche le ottiche Nikon non AI, grazie a una leva di accoppiamento esposimetro retrattile. Montando questa vecchia serie di ottiche e lavorando a priorità di diaframmi o in manuale sarà possibile calcolare l’esposizione, lavorando a tutta apertura e indicando alla Nikon Df il tempo d’esposizione.

COSA NON C’È DI NUOVO – Per quanto riguarda la sezione digitale la Nikon Df impiega il sensore Cmos full frame da 16.2 Megapixel della top di gamma Nikon D4, con sistema di rimozione polvere automatico e sensibilità Iso nativa 12800, estensibile a oltre 200.000 Iso, da usare in casi d’emergenza, quando è indispensabile portare a casa lo scatto, praticamente al buio. Il processore Expeed 3 consente – secondo i test del produttore, di accendere la Nikon Df in 0,14 s e di aprire l’otturatore dal momento dello scatto in 0,052 s; l’otturatore è testato per 150.000 cicli. La raffica a piena risoluzione è di 5,5 fps. Notevole la possibilità di registrare anche in in formato Tiff, non compresso ma processato, a differenza del Raw, qui registrato a 16 bit.
Se dalla D4 arriva il sensore principale, dalla Nikon D610 la Nikon Df recupera il sistema AF a 39 punti con sensore Multicam 4800, sensibile fino a -1 EV e attivo con obiettivi aperti fino a f/8. Sono disponibili 4 modi di misurazione area AF, come tipico delle reflex Nikon, compreso il tracking 3D.

RINUNCE IN NOME DEL VINTAGE – Particolarità della Nikon Df, anche queste dettate dalla sua ispirazione classica, è l’assenza della funzione video. Anche il monitor Lcd, grande e ben definito (3,2”, 921000 pixel) fa a meno del pannello touch e dello snodo per orientarlo, come ci potremmo aspettare invece in altre reflex digitali di nuova produzione, e che la stessa Nikon ha in gamma. Il mirino pentaprisma a copertura 100% e ingrandimento 0,7x visualizza anche la livella elettronica per l’inclinazione sia orizzontale sia avanti/indietro. Non c’è neanche il flash incorporato, ma solo la slitta a contatto caldo e la connessione PC Sync.
SCATTO SILENZIOSO E CONTROLLO SULL’IMMAGINE – La Nikon Df, come modello professionale, non offre i Modi Scena – anche se l’esposimetro RGB a 2016 pixel ha un sistema di riconoscimento scena che imposta bilanciamento del bianco, tempo e diaframma in modo ottimale; in compenso offre un bilanciamento del bianco particolarmente ricco di preset e personalizzazioni, compresa la misurazione spot sull’area inquadrata in Live View. E poi ci sono funzioni diffuse sulle altre recenti reflex Nikon, come la possibilità di sfruttare solo la porzione del sensore corrispondente alle ottiche per reflex Nikon DX a formato ridotto, l’HDR automatico, il D-Lighting (compensazione automatica della sottoesposizione), i rapporti d’aspetto 16:9, 5:4 e 1:1, i filtri digitali, il ritocco in-camera e il Picture Control, per regolare saturazione, tinta e nitidezza prima dello scatto. Infine la modalità Scatto silenzioso, che riduce il rumore dello specchio reflex ed elimina i suoni associati agli altri comandi.
KIT E PREZZI – Tra gli highligts ci piace segnalare infine la durata dichiarata della batteria, ben oltre i 1000 scatti; Gps e Wifi sono opzionali. Le altre caratteristiche della Nikon Df sono nel listino a questo link; la macchina sarà disponibiole da fine novembre, a prezzi da definire per l’Italia; in Germania è prevista la vendita solo in kit con il nuovo Nikkor 50mm f/1.8 – un obiettivo “classico” per la reflex “classica”- a 2999 euro. In USA il prezzo solo corpo è 2749 dollari.

TRATTO DA FOTOZONA

Nikon Df

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